venerdì 7 giugno 2013

Underworld: riflessioni di Nick Shay

Forse nulla è in grado  di raccontare la storia e la cultura del nostro tempo  più della nostra spazzatura. L'epoca del benessere, il consumismo, la pubblicità, la cultura popolare, le tecnologie, l'era atomica, le guerre... in tutto ciò di cui ci disfiamo ogni giorno c'è tutto questo.
Ecco un altro estratto dal libro Underword  in cui troviamo alcune riflessioni del personaggio principale a proposito del suo lavoro e dei rifiuti nell'epoca moderna. 
"la mia azienda si occupava di rifiuti. Noi manipolavamo rifiuti, trattavamo rifiuti, eravamo i cosmologi dei rifiuti. Viaggiavo fino alle pianure costiere del Texas e controllavo uomini in tuta spaziale che seppellivano bidoni di rifiuti pericolosi in giacimenti di sale sotterranei vecchi milioni di anni, i resti disseccati di un oceano mesozoico."
"[...] I rifiuti sono una cosa religiosa. Noi seppelliamo rifiuti contaminati con un senso di reverenza e timore. E' necessario rispettare quello che buttiamo via.[...] I Gesuiti mi hanno insegnato a esaminare le cose alla ricerca di un secondo significato, di collegamenti più profondi. Chissà se pensavano ai rifiuti? Eravamo i manager dei rifiuti, i giganti dei rifiuti, trattavamo i rifiuti universali. I rifiuti hanno un'aura solenne adesso, un aspetto di intoccabilità. Container bianchi di scorie di plutonio con cartellini gialli di avvertimento. Maneggiare con cura. Persino l'infima spazzatura domestica viene controllata attentamente. La gente adesso guarda in modo diverso alla spazzatura, vede ogni bottiglia e cartone schiacciato in un contesto planetario."
 Don DELILLO, Underworld, Torino : Giulio Einaudi Editore, 2012, parte prima, capitolo secondo.

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