venerdì 29 marzo 2013

Sul rapporto tra storia, archeologia e rifiuti

Sono molteplici le ragioni per cui ho deciso di focalizzare la mia attenzione sul tema "technology and garbage" ed è necessario tentare di chiarirli fin da subito. 
Ogni giorno ognuno di noi produce ingenti quantità di rifiuti, infatti nel mondo moderno pressoché ogni attività umana produce dei materiali di scarto che devono essere smaltiti. Occorre però notare che questo problema non è un fenomeno circoscritto all'epoca contemporanea, poiché seguendo la storia dei rifiuti si possono ripercorrere tutte le epoche della storia dell'uomo. 
Del resto cos'è l'archeologia se non lo studio delle tracce materiali lasciate da chi ci ha preceduto? Un esempio è il sito archeologico di "Testaccio" (a Roma), luogo in cui gli archeologi traggono importanti informazioni su tecnologie e processi del passato analizzando i detriti e i rottami presenti in quella che era una vera e propria discarica di epoca romana.

Nella foto: una veduta dei cocci che costituiscono il Monte Testaccio.

Inoltre, da sempre, il grado di civiltà di una società si misura anche in relazione alla capacità di gestire i propri prodotti di scarto. Per secoli il progresso civile è andato di pari passo con il graduale sviluppo di una crescente "educazione civica" che ha consentito all'uomo di migliorare il decoro, le condizioni igieniche e la salubrità degli ambienti in cui vive, traendone benefici in termini di miglioramento della qualità della vita e durata di essa. 

Ecco il link di un'interessante video, realizzato da Piero Angela in collaborazione con Bruno Bozzetto, che ripercorre la storia dei rifiuti. Il video è parte di un'iniziativa di sensibilizzazione promossa dal COBAT.


la lunga storia dei rifiuti: http://www.youtube.com/watch?v=wopY46C7EHM



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